Lo sai, vero?
Abbiamo pubblicato un e-book dedicato a chi vuole iniziare a fare blogging con WordPress: puoi scaricare gratuitamente il documento, basta una condivisione sui social per ottenere il PDF. Facile, vero? Abbiamo già superato i 2.000 download: questo è uno dei modi più semplici ed efficaci per fidelizzare il lettore, per diffondere il tuo brand online.
Vuoi scrivere anche tu un e-book, vero? Ottima idea, soprattutto se vuoi spingere il tuo blog. Ma hai una marea di domande che ti frullano per la testa: ce la farò? Riuscirò a portare a termine la mia opera? Come posso aumentare le probabilità di successo? Quale strumento utilizzare? Come distribuire il documento?
Domande legittime. Per questo ho deciso di mettere a disposizione del pubblico di Serverplan – un pubblico che ha bisogno di consigli per diffondere i contenuti, non solo di hosting WordPress – la mia esperienza: ecco come scrivere e pubblicare un e-book.
Il primo step: programma quello che devi scrivere ed evita di pestare i piedi di chi ha già percorso la tua strada. Il web è pieno di e-book, soprattutto nel settore web marketing. Per questo ti consiglio di esplorare il web alla ricerca di potenziali concorrenti: cosa hanno scritto? Quali argomenti hanno affrontato? Come sono stati affrontati e quali sono pregi/difetti?
Il tuo obiettivo in questa fase è semplice: devi capire qual è la fessura nella quale fare leva per destare l’interesse del pubblico. C’è già qualcosa che copre i tuoi interessi? È qualitativamente valido? Puoi competere con questo autore e scalzarlo dalla posizione dominate? Ha delle lacune? Affrontare “Golia” a muso duro può essere un suicidio:aggirarlo e trovare il punto debole, invece, può essere la chiave del tuo successo.
Ogni nicchia ha delle community, dei punti di ritrovo virtuali, e tu devi presidiarle: in questo modo puoi tenere il polso delle esigenze, puoi intercettare le persone che vivono il web e che probabilmente scaricheranno con interesse il tuo e-book. Questa operazione è fondamentale per ottenere nuove idee da sviluppare nel libro, ma anche per creare connessioni.
Connessioni che potrai sfruttare in fase di pubblicazione. Dalle community, dai forum e dai gruppi aperti o chiusi che si rincorrono sui social puoi ottenere informazioni, idee originali per sviluppare argomenti in linea con le esigenze del pubblico, ma puoi stringere amicizia con queste persone. Così sarà più facile diffondere il documento una volta pubblicato.
Io sono convinto che per scrivere un libro (o comunque un saggio, un documento più articolato del semplice articolo) non sia necessario seguire un ordine lineare. Non devo scrivere prima il Capitolo I e poi il Capitolo II. Anzi, l’introduzione la scrivo alla fine. Proprio come vuole la tradizione letteraria: in questo modo posso introdurre un’opera che ho già sviluppato, che conosco bene.
Quindi non c’è un ordine. Ma prima di iniziare devo avere l’indice perché sarà la mia bussola, sarà il mio punto di riferimento, la mia stella polare: scrivere un e-book senza indice vuol dire procedere alla cieca. Certo, posso migliorarlo e aggiornarlo. Posso inserire nuovi capitoli e paragrafi. Ma non posso crearlo durante la stesura o alla fine.
Certo, ognuno ha il suo metodo. La scrittura è fantastica proprio perché non ha un metodo: puoi scrivere bene e iniziare dalla fine, o dall’inizio, o da un punto qualsiasi dell’opera. Per scrivere bene devi trovare il tuo metodo, e devi sfruttarlo per ottenere il massimo: inutile forzare le tue abilità in un metodo che non ti appartiene. Ma per me l’indice resta il punto di partenza. Poi posso scrivere il resto, ma i collegamenti tra i vari tasselli (capitoli) devono essere già chiari.
Uno dei grandi problemi dell’aspirante scrittore: già lavoro tutto il giorno, dove trovo il tempo per scrivere un e-book? Punto numero uno: considera il tempo che impieghi per scrivere questo documento come un investimento. Non stai andando a passeggio, stai lavorando per il tuo brand, stai creando un’occasione per farti conoscere.
Quindi pianifica il tuo calendario introducendo un’ora al giorno da dedicare al tuo lavoro (non solo alla scrittura ma anche alla raccolta delle fonti, alla grafica, alla rilettura). Oppure investi i fine settimana per un certo numero di mesi al progetto e-book. Lo so, è dura. Ma sono sacrifici che trovano riscontro se ti muovi bene.
Ancora un consiglio: sfrutta tutti i momenti liberi per creare contenuto. Attese, viaggi (tipo 4 ore di treno), file dal dottore e tempi morti sono ventagli di tempo perfetti per dare sostanza al tuo lavoro. Certo, il risultato non è dei migliori ma in queste circostanze non devi creare testo perfetto. Devi gettare la base. Poi la rilettura farà il resto. Qualche link utile:
Bella domanda. Io scarto a priori Word perché non riesco a usarlo senza farmi venire il mal di testa (opinione personale) e utilizzo Pages quando lavoro su Mac perché è mille volte più semplice da gestire. Soprattutto, ti permette di salvare il file direttamente in PDF ed ePUB, il formato utilizzato dai lettori di e-book. La definizione di Wikipedia:
ePub (abbreviazione di electronic publication, “pubblicazione elettronica”, e indicato anche come EPub, epub, o EPUB) è uno standard aperto specifico per la pubblicazione di libri digitali (eBook) e basato su XML.
Uso anche Google Drive, perfetto per condividere il testo con i collaboratori e lavorare insieme. Ma, soprattutto, Google Drive è una soluzione ideale per portare il lavoro in formato ePUB grazie a Liberi.io, un’applicazione collegata a Google Drive che trasforma i tuoi documenti in ePub.
Come si usa Liber.io? Scrivi i tuoi testi su Google Drive, li esporti in ePUB grazie a Liber.io con tanto di copertina e lo distribuisci automaticamente sui principali store di libri digitali come Amazon, Google Play e iBook. Ecco un video tutorial:
L’e-book è pronto. hai lavorato giorno e notte, hai chiesto un contributo ai tuoi amici, hai letto e riletto: ora è tutto pronto. Hai un file PDF e un ePub da distribuire: cosa fai? Li regali, mi sembra ovvio. No, non sto scherzando: il dono è il modo migliore per ottenere qualcosa in cambio? Vuoi fedeltà? Vuoi link spontanei? Vuoi condivisioni? Vuoi fare brand awareness o lead generation?
Regala un e-book. Da questo punto nasce una riflessione: prima di regalare assicurati che il libro sia effettivamente un dono gradito. Un prodotto di scarsa qualità non è altro che una perdita di tempo. Come si regala un ebook? C’è chi (come Valentina Falcinelli) lascia un semplice link per scaricare il PDF caricato sui server. Si tratta di un dono puro, un regalo che non vuole niente in cambio.
Questa soluzione è perfetta per chi vuole creare un rapporto molto stretto con i propri lettori: il dono puro è sinonimo di attenzione totale nei confronti del destinatario.
Una strada differente è lo share, la condivisione della pagina. Io ti permetto di scaricare il libro solo dopo il tuo retweet o la condivisione su Facebook o Google Plus. L’obiettivo è semplice: permettere al lettore di ottenere un prodotto dopo la condivisione sui social. La pagina che ospita il tuo e-book si diffonde in modo virale e nuove persone scoprono la possibilità di ottenere il tuo prodotto a costo zero. I principali sistemi per ottenere questo risultato:
Ancora una possibilità: regalare l’e-book dopo aver lasciato l’email. Questa è una delle soluzioni preferite da chi vuole fare lead generation, ovvero vuole acquisire contatti email da inserire nella newsletter: una strategia di comunicazione che ha un potere decisivo in determinati settori. La newsletter è intima, confidenziale, arriva direttamente nella casella email di chi si è iscritto.
Ora è il tuo turno: questa è la mia esperienza per pubblicare un e-book, perché non migliori questo articolo con il tuo contributo? Lascia idee e consigli nei commenti!
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8 commenti presenti
Luca Crivellaro ha commentato il 2014-11-06 08:11:44
Ciao Riccardo, grazie e complimenti per aver centrato ancora una volta un argomento così interessante.
Al di là degli ottimi consigli, avrei una curiosità: se l’e-book fosse a pagamento invece? Quali sono i passi obbligatori per legge?
grazie
Luca
Riccardo Esposito ha commentato il 2014-11-06 09:05:02
Ciao Luca,
La vendita di un e-book autoprodotto può sembrare semplice. In realtà devi seguire dei passaggi precisi che puoi trovare in questi articoli che ho selezionato per te:
– http://www.nomadidigitali.it/lavoro-e-opportunita/pubblicare-e-vendere-un-ebook-su-amazon-consigli-utili/
– http://aranzulla.tecnologia.virgilio.it/come-pubblicare-un-ebook-29133.html
In entrambi i casi si segue la strada Kindle, e credo che sia la più ragionevole. Hai già scritto qualcosa di gratuito?
Luca Crivellaro ha commentato il 2014-11-06 09:58:34
Grazie Riccardo, li leggo grazie. Intendevo anche a livello di codice isdn o altri passi obbligatori per la produzione di ebook a pagamento… li fatico a trovare info.
Comunque si, ho scritto un e-book gratuito (non lo link per evitare di spammare, ma se vai nel sito che ho indicato lo vedi) e altri sono in cantiere… mi portavo già avanti pensando a qualcosa di più corposo e approfondito :)
Riccardo Esposito ha commentato il 2014-11-06 18:55:31
Ciao Luca, per alcune piattaforme il passaggio è automatico (tipo Lulu) http://www.webhouseit.com/5-piattaforme-per-pubblicare-il-tuo-e-book/ In ogni caso ti conviene chiedere nei forum ufficiali per vere delle risposte più precise (io non ho mai operato nel self publishing).
Emanuele Persiani ha commentato il 2015-04-07 14:33:59
Ciao Riccardo e complimenti per l’articolo, ma volevo chiederti; qualche consiglio su qualche applicativo da usare su Windows per scrivere eBook me lo potresti dare? Perchè io non ho un Mac.
Grazie!
Riccardo Esposito ha commentato il 2015-04-09 08:47:19
Ciao Emanuele, passa direttamente a Google Drive e inizia a scrivere in cloud. Puoi usare anche l’estensione liber.io che è molto comoda per scrivere ebook http://techcrunch.com/2014/07/22/liberio-launches-new-ebook-publishing-platform-based-on-google-drive/
silvia camnasio ha commentato il 2017-04-09 09:31:00
Grazie Riccardo. Mi hanno chiesto una collaborazione per la stesura di un testo che da scientifico deve diventare divulgativo. Devo quindi operare in condivisione ed erano proprio tutte le info che cercavo. grazie mille come al solito
Riccardo Esposito ha commentato il 2017-04-11 09:01:46
Ciao Silvia, mi fa piacere esserti d’aiuto. Se hai bisogno di altre informazioni non esitare.